Nel campo (come vengono chiamate le piccole piazze di Venezia) del Ghetto Novo (a dispetto del nome, il più antico ghetto ebraico al mondo), stretto tra due sinagoghe, si trova il Museo Ebraico di Venezia, fondato nel 1954.
Inserito in un complesso architettonico assai ampio, il Museo racconta la storia della comunità ebraica veneziana e la sua ricca cultura.
Centro promotore durante tutto l’anno di una fervente attività culturale, grande attenzione il Museo dedica da sempre alle attività indirizzate ai bambini e alle scuole che, numerose, lo visitano.
Le collezioni realizzate da Arbos per il book-shop del Museo sono due: la prima in cuoio riciclato per un pubblico adulto, la seconda in cartapaglia colorata per i visitatori più giovani.
L’immagine grafica è tutta giocata sulla lettera chet: ottava lettera dell’alfabeto ebraico dalla caratteristica forma a porta. Essa risulta dall’unione di altre due lettere che richiamano rispettivamente al “femminile” e al “maschile”.
La chet è quindi il simbolo della vita e rimanda al concetto di amore e protezione materna, ma anche di conoscenza inconscia. Le calde tonalità della cartapaglia e del cuoio riciclato evocano, invece, i colori delle case veneziane e della laguna.
I prodotti sono stati realizzati con grande attenzione oltre che alla loro bellezza, anche al loro costo in modo che ogni visitatore possa portare con se, a fine visita, un piccolo ricordo del Museo.