Visitare la mostra su Olivetti a Marostica vuol dire immergersi nella storia industriale del nostro Paese, oltre che nella storia di quest’uomo che ha cambiato per molti anni il volto dell’azienda italiana, rendendolo più umanizzato. Olivetti voleva conciliare lo sviluppo industriale con l’affermazione dei diritti umani, e questa mostra vuole essere un omaggio alla sua grande personalità e al suo operato rivoluzionario. Durante la mostra, che rimarrà aperta a tutti dal 27 febbraio all’8 marzo 2015, si troveranno esposti macchine per scrivere, calcolatori e manifesti realizzati tra il 1930 e il 1970.
Arbos ha realizzato e offerto l’allestimento per questa interessantissima mostra, nella location suggestiva e storica del Castello Inferiore.
Il progetto dell’allestimento curato dall’architetto Alessandro De Ambrogio si basa su un’idea originale quanto innovativa, che può essere definita un elogio al “riuso”.
De Ambrogio e Arbos hanno operato un riutilizzo di elementi tratti da vecchi stand fatti da Arbos per le proprie esposizioni fieristiche. Elementi apparentemente difformi ma realizzati tutti in carta e cartone riciclato.
Particolare curiosità nei visitatori sta destando l’esposizione di 3 pallet di carta (10 quintali complessivi!) su cui sono stati esposti i pezzi più pregiati delle storiche macchine da scrivere e calcolatori, tra cui “Programma 101 Olivetti”, il primo personal computer realizzato al mondo, nel 1965.
L’allestimento nasce con un’idea progettuale che ha saputo fondersi con gli “oggetti” in mostra in modo ammirevole e a volte sorprendente. Il risultato è un allestimento dalla fisionomia forte ma che mai sovrasta le macchine da scrivere e calcolatori della ditta Olivetti, al contrario, li valorizza.
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